Loading...
Barca 2024-11-05T17:44:20+00:00

Open 50 – Felci Yacht

• Lunghezza 15.24 m + 1.45 m bompresso

• Larghezza 4.73 m

• Dislocamento 7,50 t

• Pescaggio 4.10 m

• Deriva simmetrica davanti all’albero (Canard)Chiglia basculante 40°Idraulica: CaritecBallast: due centrali inerziali da 1.000 L./cad. + 2 laterali per raddrizzamento da 580 L. /cad.

• Costruita dai Cantieri Dolphin (Roma) e SC Latina

• Costruzione sottovuoto in epossidica

• Scafo in sandwich pvc e Kevlar

• Coperta in sandwich pvc e Carbonio
Albero, boma, timoni e canard in Carbonio

• 8 compartimenti di cui 7 stagni

• Altezza Albero 22.20 m in carbonio alto modulo Sparcraft USA

• Armato a 7/8 con 3 ordini di crocetteRanda 120 mq

• Genoa leggero testa 100 mq

• Superficie velica in bolina 240 mq

• Gennaker testa 280 mq

• Superficie velica in poppa 420 mq

• Motore Lombardini 40 ch, S drive
• Elica 2 pale abbattibili – Radice

• Due alternatori da 120 Ah

• Alimentazione: Pila combustibile Efoy 2200 – 180 Ah al giorno

• Batterie Victron gel servizi: 2×100 Ah
• Batterie Victron gel AGM motore: 1×100 Ah

• Inverter Vicron da 750 Watt

• Strumentazione full Raymarine: 2 piloti ST70 + C140 + 3 display ST70+ + Tastiera + 3 display ST70 + 3 display ST70 pilot + 2 course computer + pilota wirless

• Dissalatore Osmosea da 70 L./h.

• Comunicazioni: VHF Raymarine, VHF Blu Icom, Tel. sat. Mini M, Tel. sat. Sailor FB150, Tel. sat. Portatile IsatPro, Standard C Trane & Trane, PC Cherries

Un progetto che va oltre…

Il progetto del 50 piedi nasce dopo aver operato un approfondito studio parametrico del regolamento Open internazionale in relazione a diversi tipi di carene e piani velici.

Il risultato è una barca che ha come caratteristica fondamentale quella di essere estremamente all-round e facilmente gestibile in navigazione.

Il progetto è incentrato verso la ricerca delle più alte prestazioni e semplicità di utilizzo nelle andature larghe, in particolare quelle comprese tra i 100° e i 160° di vento apparente.

In queste situazioni la velocità è principalmente garantita dal dislocamento estremamente contenuto, dalla superficie velica, dalla forma della carena caratterizzata da sezioni molto potenti. La velocità alle andature cosiddette “di potenza” è ottenuta invece grazie a un ulteriore incremento del momento raddrizzante dato da circa 1000 litri di zavorra liquida che contribuiscono anche all’assetto longitudinale.

In fase di progettazione si è inoltre dovuto tener presente delle richieste operate dal nuovo regolamento in materia di sicurezza e in particolare rispondere ai nuovi requisiti di stabilità imposti dalla Fico (Federazione Internazionale Classe Open).

Una delle scelte praticamente “obbligate” da queste nuove regole è l’adozione della chiglia basculante, particolare di delicata progettazione e utilizzo che però, oltre a facilitare l’innesco di un momento positivo a barca rovesciata e quindi a garantire la completa autoraddrizzabilità dell’imbarcazione, garantisce anche altissime prestazioni alle andature portanti e possibilità di gestione più semplificata rispetto alla sola zavorra liquida.

La timoneria deriva direttamente da quella messa a punto per il nostro ultimo prototipo Mini 650. I timoni sono infatti esterni completamente in carbonio con fittings in acciaio speciale. Il piano velico è particolarmente flessibile e legato all’esigenza di estremizzare le velocità alle andature larghe o a rotta imposta.

È previsto l’utilizzo di un bompresso fisso per murare alcune vele di prua e avanzare così il centro di spinta. L’albero in carbonio è dotato di doppi paterazzi e di crocette quartiere a murata, secondo lo stato dell’arte di questo tipo di imbarcazione.

La costruzione è completamente in composito. Sandwich in Pvc e Kevlar per lo scafo e sandwich in Pvc e carbonio per la coperta e le strutture. La configurazione delle appendici è caratterizzata dall’adozione di una chiglia pivottante estremamente sottile realizzata in acciaio speciale e dotata di bulbo terminale.

I timoni sono i caratteristici gemelli elettrici e a prua una particolare configurazione “canard” mobile conferisce la necessaria flessibilità d’uso per adeguare la configurazione alle diverse andature e condizioni meteo.

Architetto Umberto Felci

La Teconologia